Insieme, per cambiare Pisa

Il 28 e 29 maggio a Pisa c’è il ballottaggio per scegliere il nuovo sindaco: noi sosteniamo Paolo Martinelli.

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𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗢𝗣𝗢𝗟𝗗𝗔 𝗘 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗥𝗔𝗧𝗘𝗚𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟 "𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗘 𝗘𝗧 𝗜𝗠𝗣𝗘𝗥𝗔" 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗚𝗜𝗨𝗡𝗧𝗔 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜

Le centinaia di persone che hanno partecipato all'assemblea cittadina indetta alla Leopolda rappresentano la risposta più bella e chiara al vergognoso metodo utilizzato dalla Giunta Conti per smontare il progetto di quello spazio, autogestito dal basso da un'associazione di associazioni.

Conti e Bedini stanno trattando la questione come una faccenda burocratica, mandando una fredda lettera per procedere al sopralluogo di riconsegna della struttura, lavandosi le mani anche dei posti di lavoro che verranno persi a causa di una scelta mascherata da atto dovuto, ma nei fatti tutta politica.
L'obiettivo della giunta è rientrare in possesso diretto dell'immobile e costruire un rapporto unidirezionale e frammentato con le singole associazioni, che risponde alla logica del 'DIVIDE ET IMPERA'. Ecco come si spiega il perché si sia deciso di partire proprio da questo immobile ricco di attività e progettualità, senza alcuna concertazione con le realtà che lo animano da decenni, a fronte di molti altri attualmente dismessi e inutilizzati.

Così SI MORTIFICA il TERZO SETTORE come soggetto attivo che dovrebbe interloquire alla pari con la pubblica amministrazione, nell'intento comune di costruire insieme, in modo responsabile, la comunità anche attraverso la spinta di auto-organizzazione dal basso.
Il futuro delle comunità che il legislatore ha immaginato passa infatti dagli strumenti di amministrazione condivisa come la co-programmazione e la co-progettazione degli spazi pubblici, a partire dalle energie vive che la città già esprime.
Questa giunta guarda invece al passato.
Punta alla valorizzazione di mercato con una concezione privatistica degli spazi pubblici, senza avere il coraggio di spiegarlo chiaramente alla città e alle decine di associazioni destinatarie della lettera.

La vicenda della Leopolda si intreccia infatti alla più complessa operazione che punta all'utilizzo per la promozione culturale e turistica, secondo logiche di mercato, di alcuni importanti immobili pubblici, che verranno affidati alla gestione della Patrimonio Pisa s.r.l.. La città non conosce minimamente quale sia il piano industriale che guida questa operazione e non è dato di sapere con quali competenze si pensi di agire.
Nel frattempo si distrugge un progetto già attivo.

Pensiamo che la giunta dovrebbe fermarsi e questi sono punti-chiave su cui continuiamo e continueremo a chiedere che venga data alla città una spiegazione trasparente.LA LEOPOLDA E LA STRATEGIA DEL "DIVIDE ET IMPERA" DELLA GIUNTA CONTI.
Le centinaia di persone che hanno partecipato all'assemblea cittadina indetta alla Leopolda rappresentano la risposta più bella e chiara al vergognoso metodo utilizzato dalla Giunta Conti per smontare il progetto di quello spazio, autogestito dal basso da un'associazione di associazioni.

Conti e Bedini stanno trattando la questione come una faccenda burocratica, mandando una fredda lettera per procedere al sopralluogo di riconsegna della struttura, lavandosi le mani anche dei posti di lavoro che verranno persi a causa di una scelta mascherata da atto dovuto, ma nei fatti tutta politica.
L'obiettivo della giunta è rientrare in possesso diretto dell'immobile e costruire un rapporto unidirezionale e frammentato con le singole associazioni, che risponde alla logica del 'DIVIDE ET IMPERA'. Ecco come si spiega il perché si sia deciso di partire proprio da questo immobile ricco di attività e progettualità, senza alcuna concertazione con le realtà che lo animano da decenni, a fronte di molti altri attualmente dismessi e inutilizzati.

Così SI MORTIFICA il TERZO SETTORE come soggetto attivo che dovrebbe interloquire alla pari con la pubblica amministrazione, nell'intento comune di costruire insieme, in modo responsabile, la comunità anche attraverso la spinta di auto-organizzazione dal basso.
Il futuro delle comunità che il legislatore ha immaginato passa infatti dagli strumenti di amministrazione condivisa come la co-programmazione e la co-progettazione degli spazi pubblici, a partire dalle energie vive che la città già esprime.
Questa giunta guarda invece al passato.
Punta alla valorizzazione di mercato con una concezione privatistica degli spazi pubblici, senza avere il coraggio di spiegarlo chiaramente alla città e alle decine di associazioni destinatarie della lettera.

La vicenda della Leopolda si intreccia infatti alla più complessa operazione che punta all'utilizzo per la promozione culturale e turistica, secondo logiche di mercato, di alcuni importanti immobili pubblici, che verranno affidati alla gestione della Patrimonio Pisa s.r.l.. La città non conosce minimamente quale sia il piano industriale che guida questa operazione e non è dato di sapere con quali competenze si pensi di agire.
Nel frattempo si distrugge un progetto già attivo.

Pensiamo che la giunta dovrebbe fermarsi e questi sono punti-chiave su cui continuiamo e continueremo a chiedere che venga data alla città una spiegazione trasparente.
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𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗢𝗣𝗢𝗟𝗗𝗔 𝗘 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗥𝗔𝗧𝗘𝗚𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗘 𝗘𝗧 𝗜𝗠𝗣𝗘𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗚𝗜𝗨𝗡𝗧𝗔 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜

Le centinaia di persone che hanno partecipato allassemblea cittadina indetta alla Leopolda rappresentano la risposta più bella e chiara al vergognoso metodo utilizzato dalla Giunta Conti per smontare il progetto di quello spazio, autogestito dal basso da unassociazione di associazioni.

Conti e Bedini stanno trattando la questione come una faccenda burocratica, mandando una fredda lettera per procedere al sopralluogo di riconsegna della struttura, lavandosi le mani anche dei posti di lavoro che verranno persi a causa di una scelta mascherata da atto dovuto, ma nei fatti tutta politica. 
Lobiettivo della giunta è rientrare in possesso diretto dellimmobile e costruire un rapporto unidirezionale e frammentato con le singole associazioni, che risponde alla logica del DIVIDE ET IMPERA. Ecco come si spiega il perché si sia deciso di partire proprio da questo immobile ricco di attività e progettualità, senza alcuna concertazione con le realtà che lo animano da decenni, a fronte di molti altri attualmente dismessi e inutilizzati.

Così SI MORTIFICA il TERZO SETTORE come soggetto attivo che dovrebbe interloquire alla pari con la pubblica amministrazione, nellintento comune di costruire insieme, in modo responsabile, la comunità anche attraverso la spinta di auto-organizzazione dal basso. 
Il futuro delle comunità che il legislatore ha immaginato passa infatti dagli strumenti di amministrazione condivisa come la co-programmazione e la co-progettazione degli spazi pubblici, a partire dalle energie vive che la città già esprime. 
Questa giunta guarda invece al passato. 
Punta alla valorizzazione di mercato con una concezione privatistica degli spazi pubblici, senza avere il coraggio di spiegarlo chiaramente alla città e alle decine di associazioni destinatarie della lettera.

La vicenda della Leopolda si intreccia infatti alla più complessa operazione che punta allutilizzo per la promozione culturale e turistica, secondo logiche di mercato, di alcuni importanti immobili pubblici, che verranno affidati alla gestione della Patrimonio Pisa s.r.l.. La città non conosce minimamente quale sia il piano industriale che guida questa operazione e non è dato di sapere con quali competenze si pensi di agire. 
Nel frattempo si distrugge un progetto già attivo. 

Pensiamo che la giunta dovrebbe fermarsi e questi sono punti-chiave su cui continuiamo e continueremo a chiedere che venga data alla città una spiegazione trasparente.

🌱 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔' 𝗘𝗡𝗘𝗥𝗚𝗘𝗧𝗜𝗖𝗛𝗘
𝘐𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦

Il giorno 𝟴 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟴:𝟭𝟱 ti aspettiamo al 𝗖𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗔𝗿𝗰𝗶 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗮' 𝗮𝗹 𝗖𝗲𝗽 per un incontro dedicato alle Comunità energetiche!

🔔Scopriremo insieme:
- Cosa sono
- Come funzionano
- Quali sono i vantaggi di aderire a una di esse o di costituirne una 🌿.

👉 Un'occasione per imparare, condividere e contribuire a un futuro più verde e solidale.

L'incontro è aperto a tutti, non serve essere associati.
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🌱 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔 𝗘𝗡𝗘𝗥𝗚𝗘𝗧𝗜𝗖𝗛𝗘
𝘐𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 

Il giorno 𝟴 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟴:𝟭𝟱 ti aspettiamo al 𝗖𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗔𝗿𝗰𝗶 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗖𝗲𝗽 per un incontro dedicato alle Comunità energetiche! 

🔔Scopriremo insieme:
- Cosa sono 
- Come funzionano 
- Quali sono i vantaggi di aderire a una di esse o di costituirne una 🌿. 

👉 Unoccasione per imparare, condividere e contribuire a un futuro più verde e solidale.

Lincontro è aperto a tutti, non serve essere associati.

𝗧𝗔𝗥𝗜
𝗕𝗼𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲

"Nell'ambito del voto sugli aumenti della TARI, il centrodestra ha bocciato due nostri ordini del giorno con cui abbiamo avanzato alla giunta due richieste secondo noi importantissime: essere trasparenti nella definizione delle tariffe e aiutare le famiglie più numerose, che per il 2024 pagheranno il conto più salato".

I consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce danno così notizia della bocciatura in Consiglio, da parte della maggioranza, di due proposte da loro presentate e spiegano: "Argomentando l'approvazione da parte loro degli aumenti TARI, gli esponenti della maggioranza hanno dichiarato che tali aumenti sarebbero legati anche all'incremento dei costi per l'erogazione di servizi aggiuntivi, ma senza specificare quali siano questi servizi. Nel primo dei nostri due ordini del giorno bocciati, abbiamo chiesto che si spiegasse pubblicamente ai cittadini, con trasparenza, quali fossero i parametri e i fattori che hanno determinato gli aumenti e la composizione della TARI e che si prevedessero dei passaggi di confronto e di rendicontazione nelle commissioni consiliari preposte, nell'ottica della trasparenza amministrativa.

Nel secondo ordine del giorno che la destra ha ritenuto di bocciare, invece, abbiamo posto il tema di come quegli aumenti ricadranno soprattutto sulle famiglie più numerose, spesso già in maggiore difficoltà economica. Rispetto al 2023, infatti, gli incrementi percentuali saranno fino a quasi il 7% per le famiglie con più membri.

Abbiamo dunque chiesto alla giunta di adottare misure concrete volte a mitigare gli impatti economici sulle persone e le famiglie a basso reddito, specialmente in un contesto di crescente costo della vita e tariffe pubbliche in aumento.

Abbiamo inoltre chiesto di predisporre strumenti strutturali di intervento sociale per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione, quali famiglie numerose e a basso reddito, al fine di contrastare in modo continuativo la povertà e le disuguaglianze economiche. Infine, abbiamo richiesto di effettuare una revisione completa del regolamento di determina delle tariffe entro la fine del 2024, con particolare attenzione alla quota variabile della TARI, al fine di inserire agevolazioni tariffarie che permettano di evitare che gli aumenti tariffari ricadano in modo sproporzionato sulle famiglie numerose.

Amareggia la bocciatura per partito preso di queste due proposte, che abbiamo avanzato nell'interesse dei nostri concittadini e delle famiglie pisane" concludono i consiglieri de La città delle persone.

Paolo Martinelli Gianluca Gionfriddo Emilia Lacroce
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𝗧𝗔𝗥𝗜
𝗕𝗼𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲  

Nellambito del voto sugli aumenti della TARI, il centrodestra ha bocciato due nostri ordini del giorno con cui abbiamo avanzato alla giunta due richieste secondo noi importantissime: essere trasparenti nella definizione delle tariffe e aiutare le famiglie più numerose, che per il 2024 pagheranno il conto più salato. 

I consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce danno così notizia della bocciatura in Consiglio, da parte della maggioranza, di due proposte da loro presentate e spiegano: Argomentando lapprovazione da parte loro degli aumenti TARI, gli esponenti della maggioranza hanno dichiarato che tali aumenti sarebbero legati anche allincremento dei costi per lerogazione di servizi aggiuntivi, ma senza specificare quali siano questi servizi. Nel primo dei nostri due ordini del giorno bocciati, abbiamo chiesto che si spiegasse pubblicamente ai cittadini, con trasparenza, quali fossero i parametri e i fattori che hanno determinato gli aumenti e la composizione della TARI e che si prevedessero dei passaggi di confronto e di rendicontazione nelle commissioni consiliari preposte, nellottica della trasparenza amministrativa. 

Nel secondo ordine del giorno che la destra ha ritenuto di bocciare, invece, abbiamo posto il tema di come quegli aumenti ricadranno soprattutto sulle famiglie più numerose, spesso già in maggiore difficoltà economica. Rispetto al 2023, infatti, gli incrementi percentuali saranno fino a quasi il 7% per le famiglie con più membri. 

Abbiamo dunque chiesto alla giunta di adottare misure concrete volte a mitigare gli impatti economici sulle persone e le famiglie a basso reddito, specialmente in un contesto di crescente costo della vita e tariffe pubbliche in aumento. 

Abbiamo inoltre chiesto di predisporre strumenti strutturali di intervento sociale per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione, quali famiglie numerose e a basso reddito, al fine di contrastare in modo continuativo la povertà e le disuguaglianze economiche. Infine, abbiamo richiesto di effettuare una revisione completa del regolamento di determina delle tariffe entro la fine del 2024, con particolare attenzione alla quota variabile della TARI, al fine di inserire agevolazioni tariffarie che permettano di evitare che gli aumenti tariffari ricadano in modo sproporzionato sulle famiglie numerose. 

Amareggia la bocciatura per partito preso di queste due proposte, che abbiamo avanzato nellinteresse dei nostri concittadini e delle famiglie pisane concludono i consiglieri de La città delle persone.

Paolo Martinelli Gianluca Gionfriddo Emilia Lacroce

1° maggio 2024

Per chi il lavoro ce l'ha,
e chi no,
per chi fatica a mantenerlo,
e chi lavora di fatto senza riconoscimento di una retribuzione equa o della dignità.
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1° maggio 2024 

Per chi il lavoro ce lha, 
e chi no, 
per chi fatica a mantenerlo,
e chi lavora di fatto senza riconoscimento di una retribuzione equa o della dignità.

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